Per noi europei il Baobab rappresenta un simbolo dell’Africa, pur esistendone una specie anche in Australia, mentre gli africani lo considerano un albero che ospita gli spiriti ancestrali, un albero da non perturbare, a cui rivolgersi per i propri desideri.
La distribuzione geografica mondiale dei baobab è attribuibile all’azione del mare, all’uomo e agli animali, che ne hanno disperso i semi. L’estinzione di buona parte della mega fauna, animali con peso corporeo superiore ai 44 kg, che in passato si dilettava dei suoi frutti, minaccia tale processo di diffusione: se questa scompare a causa dell’uomo si mette in pericolo la distribuzione sul territorio.
In Madagascar, ad esempio, la scomparsa dell’Aepyornis maximus e dei Lemuri giganti come l’Archeoindri, tutti animali che si nutrivano dei frutti, e che, con i loro spostamenti, consentivano la distribuzione dei semi a distanza dall’albero, sta pregiudicando il futuro dei baobab: solo l’uomo può continuare tale opera in sostituzione degli animali.
Nel pianeta sono in particolare gli elefanti ad assicurare ancora tale processo: divorano la polpa e i semi dotati di un tegumento protettivo molto resistente che viene indebolito dai loro succhi gastrici, permettendone la germinazione altrimenti difficile da realizzarsi.
Pertanto, il declino dei baobab non è dovuto all’utilizzo del suo legno per realizzare carbone o costruzioni ma bensì all’estinzione degli animali a causa dell’uomo, per motivi alimentari o di riflesso alla riduzione dei loro habitat naturali.
La Nostra Associazione e La Baobab Farm:
La nostra Associazione con la costruzione del Centro Baobab Farm ha realizzato un luogo di interesse turistico per far scoprire la flora endemica del Madagascar ai visitatori stranieri e in qualità di nursery dispone di 10.000 piante di Baobab e Moringa che possono essere distribuite in tutta l’isola garantendo in futuro vitamine e acqua agli abitanti. Desideriamo che Nosy be sia l’esempio positivo in antitesi a quanto accaduto nell’isola di Pasqua nell’Oceano Pacifico, isola simbolo della deforestazione totale provocata dall’uomo. Grazie alle straordinarie capacità di trattenere l’acqua piovana ogni Baobab tra 15 anni sarà in grado di trattenere annualmente 15 metri cubi di acqua cioè quanto bevono in un anno 15 persone adulte! Acqua da bere per 150.000 abitanti e vitamine per le nuove generazioni, un progetto ambizioso che conta già attualmente cinquemila piantine di baobab disponibili.
La tradizione divinatoria malgascia unitamente all’inutilità del suo legname per realizzare carbone e costruzioni, saranno preziosi alleati nella protezione di questi alberi divini, in attesa che cresca nella società malgascia la cultura della protezione della natura.
La nostra iniziativa sarà sostenuta da tutti coloro, turisti e no, che avranno a cuore la preservazione della biodiversità della nostra isola e ci auguriamo che il nostro modello sia sviluppato in altri punti geografici del paese.



La richiesta che la nostra associazione vi rivolge ci permetterà di ampliare il nostro attuale vivaio e di realizzare un giardino botanico con flora di tutto il paese creando un luogo di interesse turistico interamente finalizzato alla protezione della biodiversità.