Nome botanico: Adansonia
Famiglia: Bombacaceae
Habitat: cresce in tutta l’Africa tropicale ed in Australia e comprende 08 differenti specie.
Altezza: può raggiungere i 25/30 metri di altezza. Forma: tronco a “forma di botte”, caratterizzato da un fusto che può raggiungere un diametro di 8 m. con una chioma relativamente ridotta. Il diametro del baobab può misurare da 3 a 6 metri.
Corteccia: la sua corteccia è liscia e spessa circa 2,5 centimetri.
Foglie: di colore verde brillante, sono lanceolate e lunghe da 4 a 15 centimetri e larghe sino a 5 centimetri.
Fiori: sono di un bianco molto vivo, con un diametro da 15 a 20 centimetri. I fiori sono impollinati dai pipistrelli o da altri piccoli mammiferi.
Frutti: hanno una forma sferica e un po’ ovoidale e possono essere lunghi da 12 a 36 centimetri, con un diametro da 7 a 17 centimetri. La loro scorza , spessa circa 1,5 centimetri, è dura e legnosa. Il frutto contiene una polpa di colore bianco/rosato con molti grossi semi nerastri a forma di fagiolo.
La sacralità di questa pianta per le popolazioni africane è talmente rispettata dagli abitanti, che solo gli iniziati e i saggi hanno il permesso di arrampicarvisi sopra per raccogliere frutti e foglie.
Il baobab è un albero millenario diffuso in tutta l’Africa, anche se preferisce le aride zone sub-sahariane. La sua vita è lunghissima: la maggior parte dei Baobab vivono 500 anni, ma in alcune parti dell’Africa sembra che ne esistano esemplari vecchi di 5.000 anni. Esso non può essere abbattuto dall’uomo, ma solo da eventi naturali, anche se le profonde e lunghissime radici gli consentono di resistere alla furia dei cicloni. Solitamente, questo gigante tra i più antichi del nostro pianeta si erge solitario, e può raggiunge facilmente i 20 metri d’altezza e i 12 metri di diametro.
Date le dimensioni, il suo tronco scavato è stato utilizzato come prigione, come chiesa e a volte semplicemente come abitazione per intere famiglie.
Cresce in aree desertiche e rocciose, animando il paesaggio con la sua insolita, straordinaria forma: un enorme tronco conico e i rami che sembrano radici rivolte verso il cielo.
Pare che il frutto fosse utilizzato dagli antichi come febbrifugo. Chiamato dagli Africani Albero Magico, Albero Farmacista e Albero della Vita, il nome Baobab deriverebbe dall’arabo “bu-hibab” (frutto dai molteplici semi).
Il boom incredibile delle vendite degli ultimi mesi in Europa Si sta profilando un’affermazione come nuovo super-cibo di importazione dagli innumerevoli effetti benefici. Non a caso in Kenya anche i bambini sono soliti mangiare caramelle al Baobab. Il frutto del baobab essicca direttamente sul ramo dell’albero prima di venire raccolto, i semi sono estratti successivamente e ridotti in polvere. Questa polvere può essere inserita nei succhi di frutta, servire per zuccherare yogurt e altri alimenti o aggiunta come ingrediente a diverse ricette che vedremo successivamente.
Le vendite del suo frutto sono aumentate del 1.600 per cento negli ultimi 2 anni, in alcune zone d’Europa con grande evidenza nel Regno Unito. Da cinque anni a questa parte, sta conquistando il mercato britannico, importato dal marchio bio Aduna, con diversi prodotti in vendita nella catena di supermercati con sede a Bristol, Yeo Valley. Per il futuro si auspica una filiera responsabile e sostenibile La commercializzazione del baobab nell’Unione europea è stata autorizzata solamente dieci anni fa. Il mercato potenziale è quindi in notevole espansione se si considera che, secondo i dati diffusi da diverse ricerche, in Gran-Bretagna e altri paesi europei solo il 23% circa della popolazione ha sentito parlare di questo frutto africano. Una tendenza in crescita fino al 2022, anche negli Stati Uniti, successivamente destinata a diminuire, diversamente dai mercati dell’Asia e del Pacifico che saranno allora in piena espansione. Ambientalisti e negozianti hanno già espresso il timore che una richiesta troppo elevata dai mercati internazionali possa minacciare gli alberi stessi di baobab, modificare la biodiversità locale e ipotecare i consumi locali se non si dovessero regolamentare tempi di essiccatura e raccolta. Ovunque in Africa, le varie parti della pianta di Baobab sono sfruttate dal punto di vista terapeutico e nutrizionale.
Numerosi rimedi basati sul Baobab vengono citati nella farmacopea Tradizionale africana. La polvere del frutto del Baobab è un integratore alimentare ad alto valore nutrizionale. Praticamente tutte le parti della pianta vengono utilizzate: Radici In Sierra Leone si utilizza il decotto di radice come stimolante dell’attività sessuale. La polvere di radice secca preparata come una crema viene utilizzata come tonico su pazienti affetti da malaria. In Zambia l’infuso di radici è utilizzato nel bagno dei bambini per rendere la pelle levigata e morbida.
Corteccia
È usata come febbrifugo (si usano decotti di scorza, bollita per un giorno) in sostituzione della corteccia di china. Benefica come febbrifugo per i trattamenti antimalarici, diaforetici. La scorza, ricca di mucillagini, è impiegata come lenitivo per combattere le infiammazioni del tubo digerente. Se tagliata, dalla corteccia fuoriesce una gomma semi fluida bianca, inodore, insapore, acida ed insolubile, usata per pulire piaghe e ulcere.
Semi e Olio di Baobab
Dai semi si estrae un olio ricco in acidi grassi essenziali (oleico, linoleico e linolenico in particolare) che può essere utilizzato nell’alimentazione umana e nella cosmesi. L’olio estratto dai suoi semi allevia il dolore delle scottature e rigenera i tessuti epiteliali in tempi brevi, donando tono ed elasticità alla pelle.
Foglie
Le foglie sono ricche di vitamina C, acido uronico, ramnosio e altri zuccheri, tannini, tartrato di potassio, catechine etc. Le analisi condotte sulle foglie giovani, seccate all’ombra e polverizzate rivelano alti contenuti di provitamina A, con concentrazioni variabili tra 9 mg e 27 mg (Retinolo Equivalenti) per grammo di polvere analizzata. Le foglie macerate e poi compresse servono per fare lavaggi alle orecchie ed agli occhi dei bambini ammalati, con effetto antinfiammatorio.
Le foglie sono utilizzate nella medicina tradizionale in virtù delle proprietà diaforetiche, espettoranti, astringenti, febbrifughe, ipotensive, anti asmatiche e nel controllo dell’eccessiva sudorazione. Sono utilizzate nelle malattie delle vie urinarie, diarrea, infiammazioni, morsi di insetti, e come vermifugo nel trattamento per l’espulsione del cosiddetto “verme della Guinea”. La foglia viene impiegata per uso esterno, in virtù delle sue proprietà antiossidanti, emollienti e lenitive, che rendono la pelle elastica e morbida.
Polpa del Frutto del Baobab
Nella medicina tradizionale, la polpa trova impiego come febbrifugo, analgesico, antidiarroico/antidissenterico e nel trattamento di vaiolo e morbillo. In virtù delle proprietà lubrificanti, leganti e diluenti correlate alla presenza di pectine e glucidi, la polpa del Baobab è stata recentemente impiegata come matrice idrofila in formulazioni farmaceutiche di compresse di paracetamolo e teofillina a rilascio prolungato La polpa è considerata un trattamento radicale nei confronti della diarrea infantile. La polpa del frutto di Baobab possiede un’alta concentrazione di vitamina C, variabile tra i 2.500 – 3.000 mg/kg. Gli alberi testati per il contenuto in vitamina C nel 1994, in Mali, hanno riconfermato i loro valori, in contenuto vitaminico, anche nel 1997 e 1998. In 100 g di polpa di frutto del Baobab sono presenti il 75,6 % di glucidi totali, il 2,3 % di proteine e un bassissimo contenuto di lipidi, pari allo 0,27% di lipidi totali.
Il frutto del baobab è noto per il suo elevato contenuto in acido ascorbico (Vitamina C). In particolare la polpa può fornire fino a 300 mg di vitamina ogni 100 g, quantitativo pari a circa sei volte quello contenuto in un’arancia. L’acido ascorbico svolge un ruolo estremamente importante sia dal punto di vista nutrizionale che terapeutico. Nota da tempo per la sua capacità di prevenire lo scorbuto, la vitamina C trova un impiego sempre più rilevante per le sue proprietà antiossidanti e per la capacità di proteggere l’organismo dai danni indotti dai radicali liberi.
Il frutto contiene inoltre quantità apprezzabili di altre vitamine essenziali, come la tiamina (vitamina B1) e la riboflavina (vitamina B2), indispensabile per uno sviluppo ottimale dell’organismo e per mantenere l’integrità cellulare di nervi, cute ed epiteli oculari, e la niacina (vitamina PP o B3), importante per la regolazione di molteplici funzioni metaboliche.
Studi effettuati evidenziano che la frazione idrosolubile della polpa del frutto possiede effetti stimolanti sulla crescita di lattobacilli e bifido batteri, l’attività prebiotica funzionale dei batteri determina:
• miglioramento dell’equilibrio della microflora intestinale;
• il miglioramento della digestione del lattosio;
• la prevenzione delle diarree;
• attività immunostimolante.
La polpa del frutto di Baobab possiede attività antiossidante, recenti studi anno evidenziato la spiccata attività antiossidante, sia idrosolubile che liposolubile, dell’intera pianta prevenendo e combattendo la formazione di radicali liberi. Possiede poi proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antipiretiche e antidiarroiche. L’alimentazione tipica delle popolazioni indigene africane, e in particolare dei bambini, è caratterizzata da una dieta vegetale e farinosa, povera di latte, ipocalorica e ipoproteica, e può condurre potenzialmente al rachitismo e causare disfunzioni organiche quali diarrea e/o dissenteria.
La particolarità della polpa del frutto del Baobab è quella di essere un efficace antidiarroico. Utilizzata in maniera opportuna infatti è in grado di contrastare questo disturbo presente in maniera rilevante nei paesi africani. Le proprietà del baobab proseguono con la sua attività antimicotica, antivirale e antimicrobica. Quando i frutti raggiungono la maturazione, l’albero conserva l’acqua nel proprio tronco spugnoso. Per questo la polpa si presenta come un concentrato naturalmente disidratato, che mantiene le sue proprietà inalterate anche per anni.
La polpa del frutto, essiccata in questo modo naturale, viene separata dal seme e dalla fibra con semplice azione meccanica, e successivamente, filtrata. In tal modo si ottiene la polvere del frutto del baobab.
La polvere del baobab si presta benissimo anche utilizzata in cucina, come legante.
RICETTE A BASE DI BAOBAB
Mousse al baobab:
300 ml latte di riso, 02 cucchiai di polvere di baobab Sciroppo di agave. Mescoliamo bene tutti gli ingredienti regolandoci con il quantitativo di agave, lasciamo riposare il composto per 3/4 ore. Questa mousse deve essere servita ben fredda.
Smoothie fantasia:
Una bevanda rinfrescante e salutare, una preziosa fonte di elementi vitali. Ricetta per due persone: 300 ml di yogurt naturale, 300ml di latte, 3 cucchiai di polvere di baobab, 4 cucchiai di succo di aloe, 120 gr di mirtilli, 15 foglioline di menta fresca, 10 foglioline di basilico un mazzetto di spinaci senza gambo. Lavate le erbe e gli spinaci e lasciateli sgocciolare, una volta eliminata l’acqua in eccesso frullare tutti gli ingredienti per un minuto, consumate subito la bevanda.
Focaccine di baobab:
Le focaccine hanno una preparazione rapida e risultano essere moto leggere.
Ricetta per 8 pezzi: 1 cucchiaio di polvere di baobab, 250 grammi di farina, 2 cucchiai di lievito un pizzico di sale, 100 ml di latte, 200 grammi di panna vegetale. Passare a setaccio in una terrina media tutti gli ingredienti in polvere. Unite la panna al latte. Mescolando con una forchetta aggiungete ai liquidi la miscela di farina amalgamando velocemente il tutto, lavorando la pasta il meno possibile. Stendete la pasta su un piano infarinato, tirandola fino ad ottenere 2 cm di spessore. Infarinate leggermente la pasta e tagliate con un bicchiere tanti tondi. Disponete i tondi così ottenuti su una piastra da forno, preriscaldato a 200 gradi, e spennellateli con un po’ di latte.
Cuocere per 15 minuti e per verificare la cottura infilate uno stuzzicadenti che dovrebbe risultare asciutto.